Valutazione dell’attività di ricerca di IRP: la relazione del SAB

Site Visit Report
Istituto Fondazione Ricerca Pediatrica, Padova
10-11 Dicembre 2018

Premessa

L’Istituto di Ricerca Pediatrica (IRP) rappresenta il braccio operativo della Fondazione Città della Speranza (FCdS), Fondazione nata nel 1994 con lo scopo di sostenere le attività di assistenza e di ricerca nell’ambito dell’oncoematologia pediatrica di Padova. L’Istituto inaugurato nel 2012 è collocato in un edificio di 17.500 mq (“Torre della Ricerca) di cui IRP occupa cinque piani dati ad IRP in comodato d’uso da parte della Fondazione Città della Speranza. Le sue principali aree di ricerca sono: l’oncologia pediatrica, la medicina rigenerativa, la nanomedicina, la genetica e le malattie rare, l’immunologia e la medicina predittiva. Coopera strettamente con il Dipartimento per la Salute della Donna e del Bambino (DSDB) dell’Università di Padova, con il quale condivide risorse e progettualità. Tra le partnership più rilevanti con fondazioni private vi sono quelle con Fondazione Cariparo e con Fondazione Neuroblastoma Onlus.

Nel settembre 2017 la Prof. Antonella Viola è stata nominata Direttore Scientifico dell’Istituto con i seguenti obbiettivi: 1. potenziare i gruppi di ricerca esistenti, permettendo alle buone idee di essere realizzate, e reclutare nuovi ricercatori che possano contribuire allo sviluppo delle stesse; 2. potenziare l’offerta tecnologica (le cosiddette “facility”) di IRP, per renderlo competitivo e attrattivo; 3. mettere in rete attrezzature e competenze, per ottimizzare tempi e costi della ricerca; 4. dialogare costantemente con l’Università e la sua ricerca multidisciplinare.

Site Visit

In data 10-11 Dicembre si è svolta una site visit da parte del “Scientific Advisory Board” così composto: Prof. Ilaria Capua Direttore del “One Health Center of Excellence” della University della Florida; Prof. Lorenzo Moretta Direttore del Dipartimento di Immunologia dell’IRCSS Ospedale Bambino Gesù di Roma; Prof. Andrea Biondi, Direttore della Clinica Pediatrica e della Fondazione M.Tettamanti per la ricerca sulle malattie onco-ematologiche del bambino dell’Università degli studi di Milano-Bicocca, Monza.

Al SAB sono stati specificamente richiesti di eseguire una valutazione sullo stato dell’arte delle attività di ricerca dell’istituto con particolare riferimento all’indirizzo strategico e alle iniziative intraprese dall’attuale Direzione scientifica ( DS) dal suo insediamento nel settembre 2017

La site visit ha previsto presentazione delle attività da parte dei 6 Coordinatori delle aree di ricerca e incontri con i Project leader dei diversi gruppo di ricerca afferente ad essi. In particolare:

1.Onco-hematology, stem cell transplant and gene therapy (9 gruppi di ricerca) diretto

dalla Prof. A.Biffi;

  1. Genetics and Rare Diseases (4 gruppi di ricerca) diretto dal Prof. L. Salviati ;
  2. Regenerative Medicine (4 gruppi di ricerca);
  3. Predictive Medicine (2 gruppi di ricerca);
  4. Nano Medicine (3 gruppi di ricerca) ;
  5. Immunology and Neuroimmunology (4 gruppi di ricerca) diretto dalla Prof. A.Viola.

Punti di forza

  1. Chiaro indirizzo strategico da parte della DS nella definizione del budget di investimento suddiviso tra investimenti in tecnologia (strumenti) e finanziamento di progetti di ricerca, borse di dottorato o posizioni universitarie per favorire l’inserimento dei giovani ricercatori nel mondo accademico (RTDa), nella promozione di iniziative interne ( attività seminariali e retreat, e di promozione della ricerca scientifica in dialogo con la società;
  2. Attivazione di bandi competitivi di ricerca interna declinati in diversi categorie ( attivazione, “my first grant”; “consolidator grant”; progetti in collaborazione con la Fondazione Penta) e la visione strategica di dotare IRP di quelle strutture/facility che sono necessarie per una ricerca competitiva a livello internazionale (citofluorimetria, microscopia, bioinformatica ed in previsione per 2019 strumentazione per “omics” su singola cellula)
  3. Molti dei Coordinatori e dei Project leaders sono vincitori di grants su base competitiva di agenzie nazionali ( AIRC. Telethon, Fondazione CariPARO) ed Europee (ERC);
  4. Stretta collaborazione con UniPD, ritenuta strategica non solo per l’attuale collocazione universitaria dei Coordinatori di Area, ma anche per le possibilità di inserimento nel mondo accademico di giovani ricercatori. La presenza di oltre 20 PhD students di programmi di Dottorato di UniPD è inoltre espressione di un impegno strategico di IRP nella valorizzazione del capitale umano e di una strategia di reclutamento di giovani.
  5. Coesistenza all’interno di IRP di attività di servizio diagnostico e di supporto alle attività cliniche del DSDB di UniPD in diversi ambiti ( genetico, nefrologico, neonatologico) per favorire progetti di ricerca traslazionale.

Suggerimenti su aspetti specifici

  1. Rendere sempre più funzionali i rapporti tra DS , UniPD e Azienda Ospedaliera Padova anche per quanto riguarda la gestione del personale e degli spazi e percorsi formativi MD/PhD per alimentare il capitale umano disponibile, riconoscendo alla DS una maggior autonomia nelle scelte strategiche e di indirizzo di IRP. L’Istituto è in continua evoluzione ed è necessario che la Direzione scientifica abbia sufficiente spazio di manovra per implementare la propria visione strategica.
  2. Sono presenti differenze significative tra le aree di ricerca presenti in IRP e ognuna caratterizzata da punti di forza e criticità. E’ assolutamente condivisibile la scelta in questa prima fase di offrire opportunità alle diverse aree, anche se il peso scientifico tra le diverse aree renderà necessaria una progressiva definizione delle priorità strategiche di investimento da parte della DS.
  3. Promuovere lo sviluppo di core facilities anche esplorando possibile partnerships con struttura di ricerca locali, nazionali o estere. Nel contesto della core facility è di particolare urgenza la revisione nella gestione dei “repository” di materiale biologico;
  4. Promuovere l’offerta di fellowship internazionali da offrire a ricercatori stranieri anche come periodo sabbatico nell’ambito dell’offerta dei bandi IRP.
  5. Alcune aree di ricerca (es. medicina rigenerativa) anche se non completamente finanziate in modo autonomo, possono trovare un supporto anche transitorio da parte della DS per il carattere innovativo della ricerca proposta
  6. Istituzione di una premialità interna “ Premio di IRP “ da bandire annualmente al Ricercatore con maggiore impatto di ricerca.

Conclusioni

La valutazione del SAB è molto positiva rispetto agli obiettivi che la DS si è posta ed ha realizzato in un brevissimo tempo dal suo insediamento. La sfida del progetto di IRP è certamente ambiziosa ma di grande rilevanza non solo nel contesto specificatamente pediatrico ma anche come modello di sviluppo della ricerca in campo biomedico in ambito accademico . La DS si è posta con grande dedizione e professionalità nel favorire il networking tra le diverse unità di ricerca, condizione per poter progressivamente definire le scelte strategiche di sviluppo di IRP. Sono ben note le criticità da affrontare in termini di finanziamento, rapporto con stakeholders ( Università e Azienda Ospedaliera PD), eterogeneità dei gruppi, prospettive di posizioni lavorative ed è proprio per questo che il SAB, nel complimentarsi per le capacità ed i risultati ragguinti, invita il CdA di dare ulteriore spazio alle idee ed alle scelte programmatiche della dott.ssa Viola in modo che possa rafforzare sia elementi di relazione , appartenenza e di condivisione di una mission, ma anche di competitività internazionale e leadership scientifica.

 

Prof. Ilaria Capua

Prof.Lorenzo Moretta

Prof.Andrea Biondi

 

Padova 11 Dicembre, 2018