Anche in occasione del secondo Retreat dell’Istituto di Ricerca Pediatrica Città della Speranza, le famiglie Masello, Camporese e Fochesato hanno messo a disposizione cinque premi a beneficio dei ricercatori under 35 che si sono particolarmente distinti nelle loro esposizioni. I premi sono intitolati alla memoria dei loro cari, tre bambini portati via dalla malattia, ma dalla cui triste storia è cresciuta e diventata realtà la speranza nella ricerca.

Il Retreat, occasione per fare networking e discutere delle varie linee di ricerca, si è svolto il 4 e 5 ottobre a Mogliano Veneto (Treviso) e stamani, dopo un’attenta valutazione di tutte le comunicazioni scritte e orali da parte delle commissioni giudicatrici, sono stati assegnati i vari riconoscimenti, voluti dalle famiglie di Franco Masello, Andrea Camporese e Stefania Fochesato, che, dal 1994 ad oggi, si sono avvicendati alla presidenza della Fondazione Città della Speranza.

“Abbiamo notato con piacere come le presentazioni siano tutte di elevata qualità. Sono state valutate principalmente la chiarezza espositiva, la capacità di rendere fruibile e interessante l’argomento anche ai non esperti del settore e la competenza”, ha dichiarato la direttrice scientifica, prof.ssa Antonella Viola.

Come lo scorso anno, è stato stabilito di considerare candidabili ai premi i ricercatori più giovani, che siano attualmente PhD Student o PostDoc e non abbiano ancora compiuto 35 anni. Inoltre sono stati esclusi dalla selezione i ricercatori avevano vinto lo scorso anno.

I vincitori 

Due migliori comunicazioni orali

Premio “Famiglia Masello in memoria di Rita Masello e Massimo Zilio”

  • Dott. Edoardo D’Angelo: lavora nel laboratorio NanoInspired Biomedicine, diretto dal dott. Marco Agostini, e si occupa di sviluppare nuovi modelli preclinici per lo studio della patogenesi e della risposta ai trattamenti chemioterapici del cancro colorettale e delle conseguenti metastasi epatiche.
  • Dott.ssa Roberta Angioni: lavora nel laboratorio di Infiammazione e Angiogenesi, diretto dalla prof.ssa Antonella Viola, e studia l’utilizzo di vescicole extracellulari derivate da cellule mesenchimali stromali per controllare l’angiogenesi patologica.

Tre migliori post

Premio “Elisa Camporese”

  • Dott.ssa Giulia Borile: lavora ad un progetto multidisciplinare tra il gruppo di Genetica delle leucemie pediatriche, della dott.ssa Martina Pigazzi, e il gruppo di Bio-Nano-Caratterizzazione del prof. Filippo Romanato. Tale collaborazione e il supporto del grant MyFirstIRP le hanno permesso di spostarsi al Francis Crick Institute di Londra, dove sta sviluppando un sistema in vitro per studiare la leucemia mieloide tramite tecniche di microscopia avanzata a multifotone.
  • Dott.ssa Bianca Calì: lavora nel laboratorio di Infiammazione e Angiogenesi, diretto dalla prof.ssa Viola, e studia i meccanismi che regolano la migrazione delle cellule del sistema immunitario nei tessuti infiammati in risposta alle infezioni. Grazie al grant MyFirstIRP, sta attualmente svolgendo parte del suo progetto presso l’Institut Curie di Parigi.

Premio “Matteo Fochesato”

  • Dott.ssa Anna Garbin: lavora nel gruppo di Diagnostica Molecolare dei Linfomi non Hodgkin coordinato dalla dott.ssa Lara Mussolin, presso il laboratorio di Oncoematologia, trapianto di cellule staminali e terapia genica, e si occupa dell’identificazione di nuovi biomarcatori plasmatici per la diagnosi dei linfomi pediatrici.Dott