Notte della Ricerca. Contagiati di Sapere!

 Il 27 novembre IRP protagonista delle iniziative online di Biblioteca Bertoliana e Accademia Olimpica a Vicenza

La Notte dei Ricercatori è un’iniziativa promossa dalla Commissione europea fin dal 2005 e coinvolge ogni anno migliaia di ricercatori e istituzioni di ricerca in tutti i Paesi europei. L’obiettivo è creare occasioni di incontro tra ricercatori e studiosi e cittadini per diffondere la cultura scientifica e la conoscenza delle professioni della ricerca in un contesto informale e stimolante. Oggi più che mai è infatti necessario creare una rete attiva fra scienza, cultura e società.

La Notte europea dei Ricercatori è un appuntamento tradizionalmente fissato in tutta Europa l’ultimo venerdì del mese di settembre. Quest’anno, dopo 15 anni di incontro settembrino, in via eccezionale a causa dell’emergenza COVID-19, si svolgerà invece venerdì 27 novembre, con iniziative proposte esclusivamente da remoto.

A Vicenza il partenariato organizzativo vede la Biblioteca civica Bertoliana del Comune di Vicenza, l’Accademia Olimpica e la Fondazione Studi Universitari di Vicenza, con la collaborazione – tra gli altri – dell’Istituto di Ricerca Pediatrica Città della Speranza.

La linea tematica proposta per l’evento dalla Biblioteca Bertoliana, luogo più indicato nella ricerca delle fonti e della loro archiviazione, si intitola “A Social Dilemma? Information Literacy ed educazione all’utilizzo consapevole della comunicazione via web e delle risorse di internet”. Oggi più che mai si consulta quella finestra virtuale che è il web e gli strumenti di comunicazione da remoto. Per questo dobbiamo diventare consapevoli nelle scelte, nelle ricerche, nelle attendibilità delle fonti e nella individuazione delle fake news.

Dichiara la presidente Chiara Visentin: “La Bertoliana apre nella giornata del 27 novembre una finestra virtuale divulgativa e interattiva per raccontare in modo comprensibile temi complessi legati al mondo digital, per formare i cittadini ad attivare corrette modalità personali di selezione, di scelta nell’uso del web. Insomma il nostro obiettivo sarà far comprendere le evoluzioni digitali e tecnologiche ad un pubblico il più ampio possibile e come capire che cominciamo a pensare quando iniziamo a renderci conto quando gli altri mentono. Una collaborazione importante l’abbiamo fortemente voluta con i giovani e con le scuole, che hanno prodotto i contenuti di alto livello proposti”.

Una collaborazione che si è resa attiva con il liceo Fogazzaro di Vicenza e 11 suoi studenti che intervisteranno esperti e ricercatori come la prof.ssa Elisa Cimetta, ingegnere chimico e principal investigator di IRP. Il suo intervento sarà proposto nei canali Facebook e Instagram della Biblioteca Bertoliana alle ore 9.45.

L’Accademia Olimpica, invece, ha scelto la Notte della Ricerca per annunciare il progetto editoriale al quale sta lavorando in questi mesi: un libro-memoria che, grazie al contributo di una trentina di esperti, lasci una testimonianza significativa della pandemia, approfondendone l’analisi da un punto di vista non solo scientifico-sanitario ma multidisciplinare, spaziando anche dall’economia all’informazione, dalla sociologia alla psicologia, dalla storia alla filosofia alla teologia, dalle arti figurative allo spettacolo, attraversando la sfera collettiva e individuale, con un focus speciale dedicato a Vicenza e al suo territorio.

Gli autori, su invito dell’Accademia, hanno predisposto singoli contributi video che saranno diffusi nei suoi canali Facebook e YouTube durante la Notte della Ricerca con il titolo comune “La pandemia Covid: non solo un problema scientifico-sanitario”. Tra loro vi è anche la prof.ssa Antonella Viola, direttrice scientifica di IRP, che interverrà alle ore 18.30.

“Con i suoi quasi cinque secoli di vita e la sua interdisciplinarietà – commenta il presidente Thiene, medico cardiopatologo, professore emerito dell’Università di Padova e di recente tra i primi firmatari dell’appello lanciato da eminenti scienziati di tutto il mondo per la distribuzione universale del vaccino anti-Covid – credo che la nostra Istituzione sia un punto di osservazione ideale per analizzare l’attualità e lasciarne testimonianza. Per questo motivo abbiamo fortemente voluto il progetto editoriale al quale stiamo lavorando e che sarà reso possibile grazie ai tanti studiosi coinvolti, che ringrazio per la loro disponibilità e per aver compreso fin da subito la portata e il significato scientifico, culturale e sociale di questo progetto”.

 

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