Mercalli: “Impariamo a fare rinunce per il bene delle future generazioni”

“Ne sappiamo abbastanza per agire, ma l’umanità deve uscire dalla cecità volontaria imperante”. Con queste parole Luca Mercalli, il noto climatologo e divulgatore scientifico dal papillon colorato e dai modi gentili, ha concluso la conferenza di apertura della seconda edizione del “Viaggio al centro della scienza”, lunedì 13 maggio nel gremito Teatro Ruzante di Padova.

Introdotto dalla prof.ssa Antonella Viola, direttrice scientifica dell’Istituto di Ricerca Pediatrica Città della Speranza, e da Arturo Lorenzoni, vicesindaco e professore di Economia dell’Energia alla Scuola di Ingegneria Industriale dell’Università di Padova, il presidente della Società Meteorologica Italiana ha spiegato, con tanto di dati scientifici alla mano, passato, presente e futuro della sempre più preoccupante situazione climatica venutasi a creare.

“Quello del riscaldamento globale è un allarme ancora sottovalutato. Basti leggere i titoli di alcuni giornali che, negli ultimi giorni in cui abbiamo avuto neve a bassa quota e freddo fuori stagione, si chiedevano dove fosse questo riscaldamento globale – ha osservato –. Vi è, prima di tutto, un deficit di conoscenza. Stiamo infatti parlando di un fenomeno complesso che non va giudicato per singoli episodi, ma a livello planetario e nel suo sviluppo nel corso dei secoli. Serve accompagnare le persone a comprenderlo, per poi soffermarsi sulle gigantesche implicazioni in termini di rischi, soprattutto per le future generazioni”.

Che poi è il motivo per cui molti giovani hanno cominciato a scendere in piazza, stimolati dall’attivista svedese Greta Thunberg. “E con ragione – continua Mercalli –, perché il riscaldamento globale inizia lentamente e oggi ne vediamo i primi sintomi tutto sommato tollerabili. Tra 50 anni, però, sarà veramente catastrofico e allora i ragazzi, che se lo troveranno sulle spalle, hanno tutti i diritti di chiedere di limitarne i danni, contenendo l’aumento della temperatura. Ai ritmi attuali, entro il 2100 potrebbe salire anche di 5°C”.

La presa di coscienza, tuttavia, dovrebbe avvenire da parte di tutti se vogliamo davvero giungere ad uno “spazio sicuro e giusto per l’umanità” e ad uno “sviluppo economico inclusivo e durevole”. Non è solo questione di scelte politiche e accordi internazionali, infatti, ma anche di adottare personalmente comportamenti che guardino alla sobrietà e alla sostenibilità. Ad esempio: utilizzo di energie rinnovabili e riqualificazione energetica degli edifici; riduzione dei rifiuti; passaggio alla mobilità elettrica; meno viaggi in aereo; più telelavoro.

Temi, questi, portati anche all’attenzione degli studenti delle scuole superiori nel seminario tenutosi stamani al Multisala MPX, a conclusione dei progetti didattici promossi dal Settore Ambiente e Territorio del Comune di Padova.