IRP alla prima Notte della Ricerca a Vicenza il 27 settembre

Comune di Vicenza e Biblioteca civica Bertoliana sono promotori e coordinatori della prima edizione vicentina de La Notte della Ricerca.
Venerdì 27 e sabato 28 settembre bambini, giovani e adulti potranno assistere, in un contesto originale e stimolante, a esperimenti e dimostrazioni scientifiche dal vivo, mostre e visite guidate, conferenze e seminari, per un totale di 22 proposte diversificate che hanno come finalità primaria la divulgazione scientifica.
L’iniziativa è stata presentata oggi dall’assessore alla cultura Simona Siotto, dalla presidente della Biblioteca Bertoliana Chiara Visentin. Sono intervenuti inoltre Gaetano Thiene, presidente dell’Accademia Olimpica, Antonella Viola direttrice scientifica dell’Istituto di Ricerca Pediatrica Città della Speranza, Alberto De Toni per il Cuoa, Silvio Fortuna, presidente Fondazione Studi universitari, Claudio Ronco, direttore IRRIV.
“E’ un piacere per me e un onore annunciare che finalmente anche Vicenza avrà la sua edizione de La Notte della Ricerca, un evento particolarmente significativo perchè coniuga l’approfondimento scientifico con occasioni culturali, coinvolgendo centri di ricerca di primo piano che svilupperanno le loro iniziative in prestigiosi palazzi cittadini – spiega l’assessore alla cultura Simona Siotto -. Un’ottima occasione per un pubblico di ogni età per acquisire o approfondire conoscenze attraverso il contatto con professionisti di alto livello. L’organizzazione curata dalla Biblioteca Bertoliana prevede anche il coinvolgimento dei quartieri. Contiamo di proseguire nei prossimi anni con nuove edizioni dell’iniziativa per offrire ai cittadini nuove opportunità di conoscenza. Pertanto invito a cogliere l’occasione di partecipare scegliendo tra i numerosi – ben 22! – appuntamenti del fitto programma che ha come scopo la divulgazione scientifica”.

L’elenco delle iniziative è denso. Si inizierà il 27 settembre alle 9.30 con laboratori per le scuole, si proseguirà nel pomeriggio e sera con laboratori, seminari e convegni, per terminare il calendario delle attività nella giornata di sabato 28 settembre con la visita a due musei, e ulteriori incontri esperienziali. Da segnalare, fra le molteplici e interessanti attività, la mostra programmata in Basilica palladiana, “Riabitare il costruito” (27 settembre-6 ottobre 2019), che propone ai visitatori le idee progettuali degli studenti dei Laboratori IUAV di Venezia in relazione alla nuova Biblioteca Bertoliana ipotizzata nella sede dell’ex tribunale di Vicenza.

A chi parteciperà a più eventi possibile (almeno 3 per i bambini e 8 per i giovani e gli adulti), verrà consegnato il diploma di apprendista ricercatore: basterà farsi apporre un timbro per ogni iniziativa cui si prende parte sul proprio programma nominale e ritirare l’attestato presso Palazzo Cordellina (contra’ Riale 12) la sera del 27 settembre o al Museo Naturalistico Archeologico (contra’ Santa Corona 4) domenica pomeriggio 28 settembre.
La Notte della Ricerca, che vede la collaborazione di importanti istituzioni cittadine e regionali (Accademia Olimpica, Dottorato di Ricerca in medicina specialistica traslazionale G.B. Morgagni, Fondazione studi universitari di Vicenza, Cuoa Business School, Istituto di ricerca pediatrica città della Speranza, IRRIV International Renal Reaserch Institute Vicenza, Museo Naturalistico e Archeologico di Vicenza, La Piccionaia Centro di Produzione Teatrale), s’inserisce quest’anno nella campagna di promozione alla lettura “Il Veneto legge”, manifestazione giunta alla sua terza edizione che avrà la sua conclusione, dopo un fitto calendario preparatorio, anch’essa venerdì 27 settembre e la cui bibliografia proposta sarà incentrata proprio sulla letteratura scientifica.
Palazzo Cordellina diventerà per l’occasione sede e fulcro di numerose attività: al mattino laboratori di microscopia e di scienze per ragazzi; al pomeriggio convegni, mostre e laboratori per bambini, ragazzi e adulti su ricerca, ambiente, scienza e futuro, alla sera la conferenza sul mondo vegetale e animale raccontato da Luigi Meneghello. Nel centro civico di Villa Lattes a Villaggio del Sole, la biblioteca organizza poi un incontro per esplorare il concetto del vuoto, frontiera della fisica moderna.
Chiara Visentin, presidente della Bertoliana, si dice soddisfatta del ricco programma e delle collaborazioni messe in atto: “Ogni anno dal 2005, l’ultimo venerdì di settembre, in tutta Europa la Commissione Europea promuove iniziative per diffondere la cultura scientifica e la conoscenza della ricerca: finalmente anche la nostra città si inserisce in questo filone di iniziative, portando i ricercatori a diretto contatto con le persone e coinvolgendo i cittadini verso il valore della ricerca. Si potrà parlare con coloro che fanno ricerca ogni giorno, apprezzarne le competenze, facendosi coinvolgere dalla loro passione, comprendendo come il loro impegno contribuisca al benessere della popolazione, migliorandoci la vita. Auspico che questa sia l’edizione 1.0 di tantissime che seguiranno, perché tutti noi abbiamo bisogno di alimentare la nostra interazione scientifica con il mondo che ci sta intorno”.

Biblioteca Bertoliana e Comune di Vicenza hanno voluto al proprio fianco, nella prima Notte dei Ricercatori a Vicenza, l’Istituto di Ricerca Pediatrica Città della Speranza, che organizzerà per l’occasione a Palazzo Cordellina un laboratorio, “Facciamo ricerca!”,  una mostra, “I colori della ricerca”, e un convegno, “Storie di donne, scienza e futuro”.

“Sin dal primo istante si è creata una sintonia e un’unità d’intenti che vogliamo trasmettere al pubblico, facendogli scoprire quanto la ricerca biomedica sia una sfida appassionante – afferma la prof.ssa Antonella Viola, direttrice scientifica di IRP, il più grande polo di ricerca europeo sulle malattie pediatriche –. Il ventaglio di iniziative proposte, pensato sia per gli studenti sia per gli adulti, mira a raccontare, attraverso parole, immagini e attività pratiche, quanto la scienza e la conoscenza siano fondanti per la crescita della società, quale sia il loro impatto reale oggi e quali le battaglie scientifiche e culturali ancora da vincere. Molto rimane da fare e da chiarire, per esempio, in merito alle potenzialità delle terapie avanzate, frutto dei grandi progressi della biomedicina, così come sul persistente gap di genere in campo scientifico. In tal senso, IRP è una bella eccezione poiché la presenza femminile supera il 50 per cento”.

Fonte: Ufficio stampa Città di Vicenza