ALLA TORRE DELLA RICERCA LA VISITA DEL DOTTOR PAOLO FORTUNA, DIRETTORE GENERALE AULSS6 EUGANEA.
«Siete un punto di riferimento per l’umanità: integrare la ricerca con la presa in carico clinica e territoriale rappresenta un approccio olistico che deve contraddistinguerci nel garantire sicurezza a bambini, famiglie e giovani. Operare in sinergia è per noi un aspetto strategico». Con queste parole il Direttore Generale dell’AULSS 6 Euganea, Dottor Paolo Fortuna, ha salutato i Vertici di Città della Speranza durante la sua prima visita all’Istituto di Ricerca Pediatrica Città della Speranza di Padova.
«Sono rimasto profondamente colpito dalle nuove tecnologie e dai significativi progressi resi possibili dall’intelligenza artificiale – ha aggiunto il Dottor Fortuna –. Tuttavia, va sempre considerata la dimensione etica: la nostra società deve mantenere la rotta non solo sui traguardi scientifici, ma anche sul senso più profondo della ricerca. Ci stiamo avvicinando a tecnologie che stanno trasformando il sistema di cura, ma è l’aspetto umano che deve continuare a guidarci. L’umanizzazione nelle cure e nell’assistenza costituisce un contributo essenziale nella gestione del piccolo paziente, sia sotto il profilo clinico sia, soprattutto, sotto quello sociosanitario. È un ambito nel quale dobbiamo sperimentare nuovi modelli. Da qui nasce l’importanza di un approccio olistico anche da parte delle Istituzioni, tanto nella gestione della ricerca biologica e molecolare quanto in quella più innovativa legata alla presa in carico.»
La visita del Direttore Generale dell’AULSS 6 Euganea, Dottor Paolo Fortuna, si è svolta nella mattinata di martedì 26 agosto presso la Torre della Ricerca, dove è stato ricevuto dai Vertici di Città della Speranza: il Presidente IRP Franco Masello, l’Amministratore Delegato IRP Gen. Stefano Lupi, il Direttore Scientifico IRP Prof. Eugenio Baraldi, il Coordinatore Scientifico Prof. Maurizio Muraca e la Dott.ssa Stefania Fochesato, Responsabile Relazioni Esterne per la Fondazione Città della Speranza – Ente Filantropico.
Durante la visita, il Dottor Fortuna – accompagnato dal Prof. Baraldi, che ha illustrato le principali attività dell’Istituto – ha potuto conoscere il Laboratorio di Diagnostica Molecolare sui Linfomi non-Hodgkin, coordinato dalla P.I. Prof.ssa Lara Mussolin, dove è stato accolto dalla Dott.ssa Carlotta Damanti, e ha potuto osservare il nuovo Microscopio Confocale, un’apparecchiatura unica in Italia dedicata alla diagnostica avanzata. Lo strumento consente di svolgere attività fondamentali nell’ambito della diagnostica di precisione, grazie alla capacità di processare un elevato numero di campioni ed estrarre informazioni biologiche tramite un software basato su intelligenza artificiale.
Franco Masello, Presidente IRP, ha dichiarato:
«Fin dalle sue origini, Città della Speranza ha posto il bambino al centro e ha saputo costruire una rete solida con le Istituzioni. Ma non dobbiamo permettere che il bambino o la sua famiglia diventino strumenti, perdendo di vista l’umanità nell’accoglienza, nella presa in carico e nelle cure. È fondamentale un dialogo costante con le strutture sanitarie del territorio, per essere sempre più vicini alle famiglie che, di fronte alla malattia dei figli, vivono momenti di grande difficoltà. Non dobbiamo dimenticare l’eredità del Prof. Luigi Zanesco, che ha fondato il suo reparto sull’umanizzazione delle cure e dei percorsi familiari. Questo principio va riaffermato con forza: la tecnologia non deve mai prevalere sull’umanità. Come Fondazione, con massima attenzione ai costi, intendiamo costruire nuove forme di collaborazione con ospedali e reparti affinché questo valore sia sempre più presente.»
Gen. Stefano Lupi, Amministratore Delegato IRP, ha concluso:
«Siamo onorati di aver accolto il Dottor Fortuna in occasione della sua prima visita alla Torre della Ricerca, durante la quale abbiamo illustrato il nostro lavoro e i progetti che i nostri oltre 200 ricercatori portano avanti quotidianamente per individuare nuove cure alle malattie oncoematologiche pediatriche. La presenza del responsabile della sanità provinciale rappresenta un segnale importante di attenzione verso il territorio e ci auguriamo possa favorire una collaborazione sempre più solida.»